27/07/2020 – Abbiamo un dubbio riguardante la proroga dei contratti di apprendistato per gli apprendisti che hanno usufruito di CIG. L’articolo 93 del decreto legge 34/2020 al comma 1-bis introdotto con la legge di conversione ha stabilito che il termine dei contratti di lavoro degli apprendisti di cui agli articoli 43 e 45 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, e dei contratti di lavoro a tempo determinato, anche in regime di somministrazione, è prorogato di una durata pari al periodo di sospensione dell’attività lavorativa, prestata in forza dei medesimi contratti, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Alla luce del suddetto articolo, per i giorni da recuperare si utilizzerà il criterio dei giorni di calendario o il criterio dei giorni effettivamente lavorati? Esempio: un dipendente full time (8 ore per 5 giorni) che ha fatto cassa per un totale di 160 ore, avrà diritto ad una proroga di 20 giorni, ipotizzando che questo dovesse finire l’apprendistato il giorno 03/08/2020, avrà diritto ad un estensione del proprio apprendistato fino al giorno 23/08/2020 o fino al giorno 31/08/2020?

La mia interpretazione è questa e parte da ciò che dice l’art. 2, comma

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27/07/2020 – I primi giorni di luglio abbiamo inviato una raccomandata ad un apprendista di una ditta nostra cliente comunicandogli che alla data del 31 luglio 2020 il rapporto si sarebbe concluso con la mancata qualifica e col pagamento dell’indennità sostitutiva del preavviso. Tenga presente che dallo scorso 16 marzo il ragazzo è stato messo in CIGD e non è più rientrato al lavoro (sostanzialmente l’azienda ha utilizzato la cassa prevalentemente per la sua figura). Alla luce della conversione in legge del decreto Rilancio, dovremmo davvero prorogare l’apprendistato per il periodo di cassa usufruito? se l’azienda volesse comunque chiudere il rapporto al 31 luglio, a che conseguenze potremmo andare incontro?

Il recupero delle ore nelle quali il lavoratore apprendista con contratto profes

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08/07/2020 – Un ragazzo di 17 anni compiuti può essere assunto con contratto di lavoro intermittente in un bar come commis sala/cucina fino a fine agosto in quanto poi riprende gli studi superiori? Necessita di visita medica preventiva data l’età o qualche altro obbligo per l’azienda?

Si è possibile: vanno rispettate, comunque, tutte le disposizioni in materia di

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17/06/2020 – Chiedo un suo autorevole parere in merito all’assunzione di un lavoratore con contratto intermittente da parte di un pubblico esercizio che svolge la propria attività in un plateatico esterno, in pieno centro cittadino. Al fine di evitare chiassi nelle ore notturne, nonché per vigilare sul corretto distanziamento imposto dalle attuali normative, il comune ha chiesto espressamente (imposto) che il pubblico esercizio si avvalga di una persona a ciò deputata. Premesso che l’afflusso di clientela fino a tarda notte si verifica solo nei fine settimana e si voorebbe evitare un contratto part-time al quale bisogna assicurare la prestazione anche in caso di maltempo e premesso che il lavoratore non ha i requisiti di età previsto dal D.Lgs. 81/2015, ipotizzavo la stipulazione di un contratto intermittente in base a quanto previsto dal punto 5. del Regio Decreto 2657 del 1923 che riporto: 5. Camerieri, personale di servizio e di cucina negli alberghi, trattorie, esercizi pubblici in genere …… A suo parere, tale figura potrebbe rientrare nel “personale di servizio” e quindi essere assunto con contratto a chiamata?

Personalmente, credo che la soluzione proposta sia fattibile.

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15/06/2020 – Un apprendista percettore di naspi chiede se ai fini pensionistici subirà una penalizzazione rispetto al lavoro qualificato. Penso che non trattandosi di agevolazione contributiva rileverà nel calcolo del quantum di pensione che percepirà.

Non credo che abbia effetti sulla pensione, in quanto la contribuzione ridotta a

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