10/01/2023 – Buongiorno Dottore, a Gennaio 2023 dobbiamo attuare una procedura di licenziamento collettivo per un’azienda che ha una media nel semestre precedente di circa 70 dipendenti. La procedura riguarderà circa 30 persone. L’azienda è inquadrata nel settore INDUSTRIA e applica il CCNL Metalmeccanica Industria. Cortesemente siamo a chiedere se, in presenza di verbale di accordo sindacale, il contributo di recesso, dovuto per ogni singolo lavoratore, è pari al 41% del massimale NASPI della quota anno 2023 per ogni 12 mesi di anzianità aziendale negli ultimi 3 anni oppure è invece 82% del massimale NASPI della quota anno 2023 per ogni 12 mesi di anzianità aziendale negli ultimi 3 anni essendo l’azienda tenuta alla contribuzione CIGS.

La circolare Inps n. 137/2021 al punto 2, facendo una serie di esempi, chiarisce

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16/02/2022 – Cortesemente siamo a chiedere un informazione in merito al CONTRIBUTO DI RECESSO in caso di licenziamento collettivo di tutti i dipendenti in forza per un’azienda commerciale con media di più di n°.15 dipendenti nell’ultimo semestre a seguito di dichiarazione di fallimento ; nel suddetto caso, il contributo di recesso è dovuto e, nel caso affermativo, in che misura?

Nel corso degli anni 2019 e 2020, per effetto dell’art. 43-bis del D.L. n. 109

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15/11/2021 – Azienda industriale ha avviato e concluso con accordo procedura di licenziamento plurimo collettivo (mobilità). Nell’avvio ha indicato 8 esuberi , confermati nell’accordo con criterio “non opposizione”. I licenziamenti avverranno tutti come ultimo giorno il 31/12/2021. Si sono presentati 9 candidati. Non avendo ancora di fatto licenziato nessuno e quindi inviato tutti i documenti della procedura (verbale di accordo compreso) alle Istituzioni è possibile in accordo con i sindacati modificare il verbale esplicitando che al momento della manifestazione di volontà da parte dei dipendenti interessati si è presentato 1 figura in più e l’azienda in accordo con le OO.SS accetta di derogare e quindi la procedura si chiude per 9 e non per 8 come dichiarato in fase di apertura?.

Si, potete fare un “addendum” al verbale se tutti sono d’accordo.

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19/04/2021 – In relazione al blocco dei licenziamenti, a suo avviso, risulterebbe possibile una risoluzione consensuale con un lavoratore a tempo indeterminato? Oltre all’accordo sindacale, al pagamento ticket licenziamento, all’invio da parte del lavoratore della pratica di risoluzione consensuale telematica tramite l’applicativo cliclavoro, dobbiamo procedere ad altri adempimenti?

Il lavoratore dovrà, poi, per ottenere la NASPI, presentare istanza all’Inps

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19/11/2019 – Al momento della cessazione dell’affitto d’azienda al 31/12/2019 la ditta cessionaria ha una media occupazionale dell’ultimo semestre pari a 15,28. La ditta cedente che riprende l’azienda e i dipendenti decide di cessare l’attività contestualmente. Facendo presente che comunque avrà ripreso in organico solo n. 13 dipendenti per fine rapporti a termine, si chiede se ai fini della eventuale attivazione della procedura sindacale obbligatoria, la media occupazionale cui fare riferimento sia quella di 15,28 (ditta cessionaria che restituisce) o di 13 (ditta cedente).

La ditta cedente che riprende i dipendenti della cessionaria avrà una media occ

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